Counseling/Coaching

 

leviathan_mind_by_excymiir-d48lvur

immagine per cortesia di Excymiir

 

 

 

Il Counseling è una forma terapeutica in cui il Naturopata indirizza e ristruttura gli atteggiamenti e i pensieri dell’utente.

Personalmente utilizzo un metodo che è un’unione di diverse correnti, tra cui PNL, destrutturazione dinamica, problem solving, metamodelli linguistici, Eye movement trauma reset, gestione delle submodalità e altri.
Essendo ogni persona un mondo a sè, ed approcciandosi ognuno in modo diverso all’ambiente che lo circonda e ai suoi stessi problemi, nasce la necessità di poter applicare un approccio multi-funzionale che possa saper decodificare ed interpretare ogni persona e poterla aiutare nel minor tempo possibile e coi migliori risultati.
La mia esperienza mi indica che i cambiamenti, a livello mentale, sono quasi istantanei.
Quando non avvengono immediatamente, è questione di veramente poco tempo in quanto così come la mente impiega pochi millesimi di secondo per crearsi un trauma, con la medesima velocità riesce a liberarsene.
Pensate, per esempio, quanto è veloce ed efficiente la nostra mente nel crearsi degli schemi profondi… Tocco il fuoco una volta nella vita, mi scotto, e successivamente, solo guardandolo, si attiverà uno schema inconscio che mi ci terrà lontano…e tutto questo senza che io debba pensarci, in automatico!

Il nostro subconscio è il computer migliore mai esistito e che mai esisterà, bisogna solo saperlo programmare.
Pensate a quante cose potreste creare nella vostra vita se solo imparaste a gestire questo meraviglioso strumento…

Il counseling si è rivelato un ottimo strumento per:

  • fobie
  • nevrosi
  • ossessioni
  • eliminare vizi
  • smettere di fumare
  • riprogrammarsi per un obiettivo
  • indurre un sano ottimismo tramite il pensiero positivo
  • attacchi di panico
  • stati di ansia
  • depressione
  • inibizioni limitanti
  • problemi relazionali

e tanti altri…
_

Alimentazione Naturale

 

L’alimentazione, da un punto di vista naturopatico, considera l’essere umano in modo olistico e valuta le relazioni che un cibo ha con il nostro essere su tutti i piani.

Non ne valuta unicamente il profilo biochimico ( percentuali di macronutrienti, vitamine, minerali ecc.) ma anche quello vitale (Prana), quello mentale (effetto di un cibo sulla mente), e quello personale (reazione di un organismo ad un certo cibo e stimolazione del gusto).

 


fruit_salad_by_shrapnel420

 

 

I cardini base di un’alimentazione corretta sono:

 

  • Scegliere cibi ricchi di vitalità. Un alimento ricco di vita è per esempio il germoglio. La vitalità è quella forza che gli consente di vivere e di portare a termine le sue funzioni vitali. Questa vitalità viene conferita, al momento dell’ingestione, al nostro corpo ed andrà a sommarsi alla nostra.
    Trattamenti che “uccidono” gli alimenti sono la cottura a certe temperature o prolungata per un certo tempo, la raffinazione, la conservazione ecc. ecc.
  • Scegliere cibi stagionali, che ci offre il nostro ambiente, a km0.
  •  Scegliere cibi che digeriamo al meglio, il chè è del tutto personale. Un cibo può anche essere il più fresco e vitale del mondo, ma se il nostro corpo non lo digerisce può solo che danneggiarci. Non conta in questo caso tanto la qualità del cibo ma la qualità di ciò che il nostro sistema digerente andrà ad assorbire.
  •  Scegliere cibi ricchi di vitamine, sali minerali organici ed enzimi, affinchè sostengano tutti i nostri processi di rigenerazione e di disintossicazione.
  • Scegliere cibi di origine naturale, non trattati e privi di conservanti/coloranti e manipolazioni artificiali.
  • Scegliere cibi che non solo sostengano il nostro corpo, ma anche la nostra Psiche. Unire il gusto, il dilettevole, all’utile. In questo caso è fondamentale giungere ad un compromesso tra la nostra impronta gustativa (i sapori a cui siamo abituati e che ci piacciono) e una dieta viva e naturale. La motivazione e le credenze mentali sono infatti molto importanti per la riuscita di ogni piano terapeutico.
  • Combinare correttamente gli alimenti in base agli ambienti digestivi e alle priorità cronologiche. I cibi migliori, se abbinati con poca cognizione di causa, possono divenire tossici e, invece che nutrirci, inquinarci.

 

La fase di compilazione di una dieta naturale non ha nulla a che vedere con protocolli standard, ma è più simile all’opera di un sarto che prende le misure e costruisce un abito su misura.
La dieta, allo stesso modo, viene creata ad hoc per le esigenze del singolo, e viene data molta importanza anche ai suoi gusti e alle sue preferenze, in modo che non sia vissuta come un dovere marziale, ma come un piacevole mezzo per raggiungere la salute e mantenerla.

L’alimentazione può essere mirata a:

  • Dimagrimento, perdita di massa grassa
  • Aumento della muscolatura, in congiunzione ad allenamento con pesi o a corpo libero
  • Miglioramento prestazioni sportive
  • Correzione intolleranze alimentari , in aggiunta alla rigenerazione intestinale e al counseling
  • Passaggio a diete particolari, come quella vegetariana, vegana, fruttariana, crudista ecc.
    _

 

 

 

Riflessologia plantare Indiana

Il Padabhyanga è il massaggio riflessologico del piede secondo la tradizione medica Indiana ( l’Ayurveda).

nitaipada

“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso”  diceva Ermete Trismegisto nella Tavola di Smeraldo, andando a delineare una legge cosmica molto precisa.

Ogni cosa che possiamo osservare nell’universo è riflessa nella sua minima parte; allo stesso modo il piede riflette tutte le parti del nostro corpo e la salute dell’essere umano come intero.

Il trattamento del piede può aver scopo diagnostico, infatti dai segni si può risalire a patologie o distonie a carico di organi o tessuti, ma anche e soprattutto terapeutico, in quanto andando ad agire con pressioni e manovre pranoterapiche si può ristabilire l’equilibrio e la vitalità del corpo.

Tramite questa azione terapeutica si va anche ad operare sui Dosha, andandoli in questo modo a regolare.
_

Rigenerazione intestinale

L’intestino è il ponte più importante tra noi e il mondo esterno.
L’apparato digerente rappresenta il tratto che parte dalla bocca ed arriva all’ano, e pur essendo all’interno di noi, è ancora all’esterno.
In esso il cibo viene denaturato, ridotto in particelle elementari, ed assorbito affinchè ciò che mangiamo diventi parte integrante della nostra struttura materiale.

L’intestino si divide in due:

– intestino tenue ,  che nell’uomo è lungo circa 7 metri

– intestino crasso , che nell’uomo è lungo circa 1,5 metri

Le pareti intestinali sono rivestite dai villi, protrusioni flessibili che hanno lo scopo di assorbire il cibo ma anche di produrre importanti agenti chimici che svolgono funzioni immunitarie, digestive e molte altre ancora.
Esso è abitato da colonie di batteri simbionti che ci aiutano a digerire gli alimenti e a fornirci energia.
Si stima che nel corpo umano ci siano più batteri che cellule, quindi possiamo comprendere l’importanza di mantenere una flora batterica in equilibrio.
Vi è una relazione quasi sociale tra i vari ceppi di batteri, e in questa visione olistica non esistono batteri buoni o cattivi, ma soltanto batteri che cooperano per la salute del corpo che li ospita.
Si sente spesso dire che un tale batterio è negativo e va debellato o che un talaltro batterio crea infezioni e bisogna combatterlo con gli antibiotici.
Vi stupirebbe sapere che spesso quei batteri fungono da controller per funzioni importantissime del nostro corpo.
L’Helicobacter Pylori per esempio, quando è integrato correttamente nel tessuto sociale intestinale, permette la regolazione della grelina con conseguente controllo nel senso di sazietà.
L’equilibrio della flora batterica è mantenuto da una corretta alimentazione e da una corretta igiene mentale, infatti le emozioni ed i pensieri influenzano in maniera marcata l’equilibrio gastrointestinale, andando ad influenzare di conseguenza anche il sistema nervoso, il sistema immunitario e il tono dell’umore.
Vi è un asse, definito GBA (Gut- Brain axis, l’asse viscere-cervello) che tramite una rete di segnali nervosi ed ormonali regola le nostre funzioni digestive, ormonali ed immunitarie.

In questo modo i pensieri e lo stress comunicano tramite il sistema nervoso con l’intestino che di conseguenza altera le sue secrezioni e il suo ambiente ( alterazione del pH).
In un pH alterato una certa porzione di batteri prolifera e sbilancia l’equilibrio del microbioma che non riuscirà più a fungere da controller dell’infiammazione tramite le sue funzioni immunitarie.
Sapevate che il 90% circa della serotonina, l’ormone “della felicità”, viene prodotto dalle cellule enterocromaffini dell’intestino?
Questo rapporto di condizionamento funziona anche al contrario, infatti anche il microbioma influenza i nostri stati di coscienza e i nostri desideri.Pensate per esempio a quando una persona ha la candida, che sente la voglia compulsiva di assumere farine bianche, lieviti, zucchero bianco, alimenti raffinati; tutti alimenti che permettono alla candida di prosperare.
L’intestino della persona media presenta una quantità elevata di fecalomi ed incrostazioni che non permettono da una parte alla peristalsi di aver luogo in maniera fisiologica, e dall’altra ai nutrienti di essere assorbiti.
Inoltre, queste masse non digerite sono crogioli di sostanze nocive che vengono assimilate dall’intestino e vanno ad inquinare il sangue, provocando col tempo fenomeni di putrefazione e fermentazione ed, infine, ingenerando malattie negli organi e nei tessuti.
Proprio per questo, una patologia molto diffusa oggigiorno è l’infiammazione intestinale.
Questa infiammazione latente porta a sindromi come quella del colon irritabile e dell’intestino permeabile (leaky-gut syndrome) in cui le pareti intestinali si dilatano e non fungono più da barriera protettiva, lasciando passare le sostanze tossiche, gli allergeni e gli immunogeni.
Questa è, per la mia esperienza attuale, una delle cause delle allergie e delle intolleranze alimentari.

Il Dottor Hiromi Shinya,  pioniere moderno delle tecniche colonscopiche e uno dei più famosi gastroenterologi a livello mondiale, ha studiato a fondo i colon di migliaia di suoi pazienti negli anni e ha visto come quasi tutti i soggetti avessero l’intestino inquinato da residui di cibo non espulso.

Qui un video che mostra alcuni esempi delle sue colonscopie:

Per darvi un’idea di quanto un’intestino possa trattenere le scorie vi racconto una mia esperienza personale.
Poco tempo fa ho portato a termine 4 giorni di digiuno terapeutico, facendomi ogni giorno 2 clisteri.
Ogni clistere finiva quando l’acqua che veniva fuori da me non fosse completamente trasparente.
Al 4° giorno di digiuno si potevano ancora osservare dei depositi fecali misti a muco all’interno dell’evacuato; erano filamenti lunghi 10-20 cm che galleggiavano nell’acqua.
Immaginate dunque se avessimo un intestino libero da questi fecalomi di quale vitalità potremmo godere.

Il Dottor Norman Walker, Naturopata ed esperto di terapie naturali, sviluppò una mappa riflessologica in base alla sua esperienza nella quale collegava ogni parte del colon ad un’organo od una zona del corpo.
Lui sosteneva che quando abbiamo del materiale fecale bloccato in una certa porzione del colon, avremo di conseguenza una patologia nell’organo riflesso.
Pulendo l’intestino in maniera profonda si può assistere a guarigioni in altre parti del corpo.

therapy-chart-large
In visione di ciò la vera manovra terapeutica è quella di ristabilire i rapporti tra i vari micro-abitanti delle nostre viscere in modo selettivo e con un trattamento sistematico e globale.

Non è dunque sufficiente ingurgitare miliardi e miliardi di fermenti come fossero caramelle, così come non è sufficiente ripulire l’intestino con enteroclismi da litri e litri, così come non è sufficiente cambiare alimentazione.
Certo, sono tutte terapie utili ma bisogna essere in grado di saperle orchestrare.

La RIGENERAZIONE INTESTINALE è un’insieme di tecniche che ho assemblato prendendo spunto da varie terapie e che , dopo esperimenti e prove ragionate,  ho riunito in un ciclo terapeutico completo.

Questa rigenerazione va ad agire su:

– L’aspetto mentale e psicosomatico legato alla costipazione o alle dinamiche distoniche gastrointestinali

– L’igiene alimentare

– La pulizia profonda del lume intestinale ( rimozione masse fecali e tossine, metalli pesanti, depositi di farmaci ed agenti chimici)

– Ripristino della mucosa fisiologica e del signaling immunitario

– Ri-insediamento selettivo del microbioma intestinale

La sensazione di benessere, leggerezza e vitalità conferita da un’intestino sano è qualcosa che tutti debbono provare.
_

La Medicina Ayurvedica

 

 

Ayurveda è un termine sanscrito composto da “ayur”, longevità, e “veda”, rivelazione.

Ciò ci riporta alla nascita di questa scienza medica antichissima.
Si narra infatti che un gruppo di Rishi, saggi ispirati, provando compassione per la condizione di malattia che affliggeva l’uomo, decisero di ritirarsi sull’Himalaya e pregare Brahma affinchè rivelasse loro i segreti per una vita in salute.
Brahma dunque mandò presso di loro Indra, il quale comunicò ad uno di essi le sue conoscenze riguardo alla salute e alla longevità.
Da allora, vari testi tramandarono queste conoscenze, i più famosi dei quali sono la Charaka Samhita, la Sushruta Samhita e la Ashtanga Hridaya Samhita.

Venne fatta una divisione di questa scienza unica in varie categorie, ognuna per trattare un aspetto dell’essere vivente.

Possiamo annoverare fra queste:

Kaaya Chikitsa – la medicina interna

Baala Chikitsa – pediatria

Graha Chikitsa/ Bhuta vidya – psicologia indiana (anticamente tradotta come “demonologia”)

Urdhvaanga Chikitsa – cura delle patologie al di sopra delle clavicole

Shalya Chikitsa – chirurgia

Damstra Chikitsa – tossicologia

Rasayana – terapia ringiovanente

Vajikarana – terapia rinvigorente afrodisiaca

Per la mia esperienza clinica l’Ayurveda rappresenta il sistema terapeutico che tratta con maggior profondità e successo l’intossicazione dell’organismo.
Nella loro filosofia è molto ricorrente il termine “Ama” che è il “cibo non digerito”, la tossina che rimane vincolata nei tessuti corporei e che ostruisce i canali, provocando lentamente la malattia.

Vi è un complesso di azioni terapeutiche che disintossica meravigliosamente il corpo, e si chiamano “Pancha karma”, le 5 azioni terapeutiche.
Sono trattamenti che richiedono, in base ai casi, da 1 settimana fino ad un mese e ripuliscono in maniera estremamente profonda il corpo dalle tossine, agendo di riflesso anche sulla salute mentale ed emotiva.
Capita spesso di vedere persone che dopo un bruhan basti,per esempio ( un clistere nutritivo con erbe nutrienti, ghi, oli ) cambiano tono della pelle, umore, la mente svuotata.
Oppure persone che dopo un Virechana ( terapia che libera dalle tossine la zona del tenue e del fegato) perdono ogni traccia di sfoghi cutanei, brufoli, dermatiti.
I Pancha karma non si limitano alle più occidentali pulizie intestinali, che mirano principalmente a ripulire meccanicamente l’apparato intestinale; questo è solo il passo finale di un processo ben strutturato in cui le sostanze tossiche vengono liberate dai tessuti corporei (i dhatu) , vengono trasportate nell’intestino, ed infine da lì espulse.

Una cosa che però dovrebbe essere chiarita è che l’Ayurveda è una scienza appartenente ad una cultura parecchio diversa dalla nostra, con una filosofia diversa, ritmi diversi e anche prodotti ed erbe diverse, per cui lo sforzo che un abile terapeuta è chiamato a fare è quello di traslare i principi che la strutturano ed adattarli al nostro ambiente, al nostro microcosmo, con le nostre erbe, i nostri modelli di pensiero e il nostro rapporto con l’ambiente e la società.
Vi sono diverse cose che un’occidentale farebbe fatica ad accettare, mentre per un indiano sono all’ordine del giorno.
E vi assicuro che una persona che non crede in un’azione terapeutica o che la porta a termine controvoglia  farà fatica a guarire completamente, oppure lo farà in tempi lunghi.

In questo caso il motto è: “Mogli e buoi dei paesi tuoi”
_